Con una lettera inviata subito dopo l’ultimo Cda, gli azionisti del Milan hanno messo con le spalle al muro il presidente Yonghong Li: se i soldi non dovessero arrivare in tempo, la società potrebbe passare nelle mani di Elliott.
Sono giorni decisivi per il futuro del Milan di Yonghong Li. La gestione chino-rossonera potrebbe essere giunta al capolinea, soprattutto se il patron non dovesse accogliere le richieste del Consiglio di amministrazione, riunitosi lo scorso 25 maggio in via Aldo Rossi.
Nel corso della seduta, il Cda ha deliberato un nuovo aumento di capitale, una decisione – spiega il noto giornalista Carlo Pellegatti – colta con sorpresa, poiché non sembrava fosse così urgenti.
Ma non solo: sempre stando a quanto riferito da Pellegatti a Premium Sport, con una lettera inviata a Yonghong Li il giorno successivo al Cda (ovvero venerdì 26 maggio), gli azionisti del Milan hanno invitato il presidente a versare i 10 milioni di un’altra tranche entro cinque giorni.
Milan, Elliott potrebbe diventare proprietario del club
Sei soldi non dovessero arrivare in tempo, il fondo americano Elliott potrebbe entrare in possesso del club rossonero prima del 15 ottobre. Se non è un ultimatum, poco ci manca…
In attesa di notizie da Pechino, il Milan prepara l’ennesima partita con (anzi, contro) la UEFA. Per evitare l’esclusione dall’Europa League (il danno sarebbe più d’immagine che economico), i vertici rossoneri, insieme a un pool di avvocati, stanno mettendo su una documentazione da presentare alla Commissione Giudicante.
Con questo dossier, il Milan vuole evidenziare come altri club, in passato, siano stati sanzionati “solo” con multe e limitazioni della rosa. In effetti, l’eventuale esclusione dalla prossima Europa League creerebbe un precedente che potrebbe, in futuro, ritorcersi contro la stessa UEFA.
Le parole di Marco Fassone dopo l’ultimo Consiflio di amministrazione:
https://www.youtube.com/watch?v=pK7bbk7gGe8